Essere mamma ai tempi di whatsapp è tutta un’altra cosa? Ti domandi perché?
Essere mamma ai tempi di whatsapp
Se ancora non ti sei resa conto cara mamma di come sia cambiata la tua vita da quando sei diventata mamma ai tempi di whatsapp ci pensiamo noi a rinfrescarti la memoria.
Ti svegli la mattina e compaiono già una decine di notifiche sul tuo telefono e la colazione, l’igiene e la vestizione vengono scandite da una serie di bip che segnano il tempo stile marcia militare…almeno servissero a velocizzare le operazioni ma niente! Non hai ancora accompagnato i bambini a scuola che già le notifiche sono diventate un centinaio e ti domandi cosa cavolo ci sia da dirsi. Poi vinta dalla curiosità accedi ai messaggi solo che per leggerli tutti, i giga che hai nel piano tariffario si dissolvono come neve al sole. E siccome sei di fretta sfogli tutto così velocemente che giunta alla fine non hai capito nulla e le informazioni importanti le hai perse come un ago in un pagliaio (e ora ti voglio vedere a recuperarle). Arrivi a lavoro e il tuo telefono continua a “bippettare” e quando lo guardi nei momenti di pausa rimani sempre più sconvolta dal numero di notifiche che cresce più in fretta di quello dei panni da stirare che si accumulano sulla sedia. A questo punto non stupirti se la batteria non dura più nulla. Se non ti si è ancora spento il telefono torni a casa e i familiari ti chiedono se hai adottato un grillo perché la tua borsa frinisce continuamente. Ceni e hai l’accompagnamento musicale, metti i bimbi a nanna e senti provenire dall’altra stanza un rumore sinistro che ti richiama alla lettura dei messaggi. Poi pian piano i bip diminuiscono e a un certo punto il tuo telefono tace. Ti preoccupati e vai a vedere se respira ancora e, quando realizzi che il telefono è ancora vivo, una notizia ti si abbatte addosso con la forza di un uragano: hai 104 messaggi da leggere! Ti appresti finalmente ad andare a dormire e incroci le dita sperando che anche gli altri genitori facciano lo stesso e non vogliano condividere e trascorrere con te la loro notte insonne. Perché la politica del mal comune mezzo gaudio io proprio non la comprendo.
Il sole stava ancora dormendo ma whatsapp no, lui non dorme mai
Riuscire a districarsi con tutti questi gruppi non è roba da poco perché hai il gruppo delle mamme dell’asilo nido, quello delle mamme della scuola materna, quello delle mamme della scuola elementare, quello delle mamme della piscina, quello delle mamme delle arti marziali, quello delle mamme del laboratorio artistico, quello delle mamme del parco, quello delle mamme amiche, quello delle mamme che hanno la delega per andare a prendere i tuoi figli a scuola…insomma hai fatto tombola direi! E mi raccomando stai ben attenta a non sbagliare chat perché potresti combinare dei danni peggiori di quelli della grandine (oggi ci piacciono le metafore meteorologiche).
Se poi per caso sei pure amministratore di uno di questi, è la tua fine: devi inserire nuovi contatti, moderare le discussioni, inserire nuovamente chi si è cancellato per scherzo, chi si è cancellato perché si è offeso (pure questo ti tocca vedere), chi si è cancellato per sbaglio, chi vuole che scrivi questo e chi non vuole che scrivi questo.
Per non parlare dei messaggi vocali che risuonano in maniera sinistra e che ti fanno rimpiangere di non essere afona.
Preparati poi alle feste perché il telefono diventerà bollente tra video di cani che cantano buon Natale, uccellini che cinguettano il buon anno e opossum sorridenti che ti augurano buon compleanno, passando per micini che fanno le fusa e gli immancabili video lunghissimi pieni di parole, parole, parole che hai smesso di leggere alla seconda riga. Ammesso che tu sia sopravvissuta ai regali di Natale per i bimbi, per gli amichetti dei bimbi, per le maestre (asilo nido, scuola materna, scuola elementare, piscina, arti marziali, laboratorio artistico), per i genitori…
Insomma già la nostra vita da mamme è impegnativa figuriamoci con l’aiuto della tecnologia.
dabimboamamma 